Solidarietà durante Coronavirus

donmatteo Cari fratelli e sorelle, nessuno di noi, forse, avrebbe mai pensato di trovarsi nella situazione nella quale, invece, siamo venuti a trovarci. Il nostro animo è frastornato, l’emergenza sembrava così lontana. Invece è qui, in casa nostra. Anche questo fatto ci porta a considerare come nel mondo siamo ormai un’unica grande famiglia.

 

Ora ci dobbiamo attenere alle indicazioni che le autorità preposte hanno stabilito, tra cui la cessazione della celebrazione della Santa Messa. È facile, in questa situazione, lasciarsi andare spiritualmente, Vi invito, invece, cari fratelli e sorelle, ad incrementare la preghiera, che sempre apre le situazioni a Dio. Ci rendiamo conto, in congiunture come la presente, della nostra impotenza, perciò gridiamo a Dio la nostra sorpresa, il nostro dolore, la nostra sofferenza, il nostro timore. Vi ricordo tutti con me ogni giorno nell’Eucaristia quotidiana e vi chiedo di innalzare con me al Signore il grido della nostra preghiera. Pregare significa già sperare. Ricordiamo soprattutto i morti e quanti sono stati contagiati dal virus i loro familiari, affinché non si scoraggino, ma anche tutti gli operatori sanitari che si stanno spendendo per far fronte al contagio.

Ma questo è anche il tempo della responsabilità e insieme possiamo dare un segno concreto di speranza e conforto, in questo modo, non possiamo far mancare il dinamismo forte della carità la concretezza della carità e in questo ci aiuta il tempo della Quaresima. Vogliamo assumere con urgenza, come comunità, come parrocchia, un impegno concreto una raccolta fondi mirata all’acquisto di attrezzature e dispositivi di protezione individuale che possano essere di supporto alla gravosa necessità attuale e che consentano ai medici, agli infermieri e agli operatori tutti di svolgere in efficienza e sicurezza il proprio delicato compito. Sentiamo ancora più forte e necessaria la responsabilità di essere vicini agli operatori sanitari e al personale medico ed infermieristico tutto, che ringraziamo di cuore per la dedizione e la passione profuse nella cura delle persone colpite dal coronavirus. Invito ciascuno, “secondo le sue possibilità”, a “fare la sua parte "a sostegno di chi sta facendo più fatica in questo momento particolare. Ma possiamo anche offrire gesti di generosità per chi è in difficoltà economiche a causa del blocco di molte attività. “È un gesto di solidarietà dove conta non il molto di pochi, ma il poco di molti: gesti concreti di solidarietà che alimentano la speranza e autorizzano l’attesa di tempi migliori”.

Dio benedica la vostra carità.

Stiamo uniti nella preghiera. Vi benedico tutti.

Il vostro parroco, don Matteo