Celebrazioni Natale 2019 per i ragazzi del Catechismo

natale 2019

Celebrazioni Natalizie per i ragazzi del Catechismo

Lunedì 16 Dicembre ore 19.00: 1a e 2a Elementare

Martedì 17 Dicembre ore 19.00: 3a e 4a Elementare

Sabato 21  Dicembre ore 19.00: 5a Elementare e Scuole Medie

I ragazzi devono portare i Gesù Bambini che verranno benedetti durante la celebrazione

  

CELEBRAZIONE DEL SANTO NATALE

  “ LA  LUCE  SPLENDE  NELLE TENEBRE  “

S: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

T: Amen.

S: Fratelli e sorelle carissimi, la grazia del Signore nostro Gesù Cristo che si è fatto uomo per noi, l'amore di Dio Padre che ci ha donato il suo unico Figlio, e la comunione dello Spirito Santo che ha fecondato il grembo della vergine Maria, sia con tutti voi.

T: E con il tuo spirito.

S: Carissimi, stasera siamo qui riuniti in preghiera, aspettando il Natale del Signore come famiglia di famiglie, riunite attorno a Lui. Nel buio di una notte, nella povertà di una stalla, si realizza la promessa di Dio. Il Salvatore del mondo si è fatto uomo, si è fatto bambino per ridarci la dignità di figli. Oggi come allora, Dio sceglie di abitare in mezzo a noi. Quanti natali trascorsi sempre uguali, come se questa novità non fosse realmente tale. In questa celebrazione, vogliamo prendere un impegno, già ora, all’inizio: che la richiesta al Signore di visitarci ancora una volta, scaturisca da un cuore pronto al cambiamento, pronto alla rinascita. Prepariamoci perciò all’incontro con il Mistero divino che diviene carne e si fa uno di noi, uomo tra gli uomini, compagno di strada. Ha posto la sua dimora in mezzo a noi per vivere con noi, tutti i giorni della nostra vita terrena e nell'eternità!

C: Portiamo, Signore, queste lampade accese, come chi porta la sua lampada per uscire, nella notte, incontro all’amico che viene. In questo Tempo di Attesa vogliamo alzarci e aspettarti preparati per accoglierti con gioia. Molte ombre ci avvolgono. Molte lusinghe ci addormentano. Vogliamo rimanere svegli e vigilanti, perché tu ci porti la luce più chiara, la pace più profonda, la gioia più vera. Vieni, Signore Gesù!

 

Ad uno ad uno, dal fondo della chiesa, saranno portati quattro ceri accesi, simbolo delle quattro Domeniche di Avvento. Nel frattempo due lettori alternandosi propongono le seguenti invocazioni, intercalate da un ritornello.

Rit.: Vieni Signore Gesù il mondo ha bisogno di te! (Mentre viene portato il 1° cero acceso)

1Lett. Signore Gesù, tu sei l’atteso. Ti attende il bambino che vuole diventare grande e tu sei il futuro.

2 Lett. Ti attende l’anziano che vuole la vita e tu sei la vita che non ha fine.

T: Vieni Signore Gesù il mondo ha bisogno di te! (Mentre viene portato il 2° cero acceso)

1 Lett. Signore Gesù, tu sei l’atteso. Ti attende il giovane che vive una vita senza senso e tu sei il senso di ogni vita.

2 Lett. Ti attendono l’uomo e la donna che cercano l’amore e tu sei l’amore vero.

T: Vieni Signore Gesù il mondo ha bisogno di te! (Mentre viene portato il 3° cero acceso)

1 Lett. Signore Gesù, tu sei l’atteso. Ti attende il peccatore che vuole la pace e tu sei la pace che vince ogni timore.

2 Lett. Ti attende ogni uomo che vuole salvarsi e tu sei Gesù, nostro salvatore.

T:Vieni Signore Gesù il mondo ha bisogno di te! ( Mentre viene portato il 4° cero acceso)

1 Lett. Signore Gesù, tu sei l’atteso. Ti attende la nostra Chiesa che vuole comunione e tu sei uno con il Padre nel vincolo dell’amore.

2 Lett. Ti attende ciascuno di noi che ha bisogno di te e tu sei, più intimo a noi di noi stessi.

Vieni Signore Gesù, il mondo ha bisogno di te!

“Su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse”

C: Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce" (Is 9,1-6).

Ogni anno riascoltiamo queste parole del profeta Isaia, nel suggestivo contesto dell’Evento della nascita di Cristo. Ogni anno esse assumono un sapore nuovo e fanno rivivere il clima dell'attesa e della speranza, dello stupore e del gaudio, che sono tipici del Natale. Al popolo oppresso e sofferente, che camminava nelle tenebre, apparve "una grande luce". Sì, una luce davvero "grande", perché quella che s'irradia dall'umiltà del presepe è la luce della nuova creazione. Se la prima creazione cominciò con la luce , tanto più fulgida e "grande" è la luce che dà inizio alla nuova creazione: è Dio stesso fatto uomo! Il Natale è evento di luce, è la festa della luce: nel Bambino di Betlemme la luce originaria torna a risplendere nel cielo dell'umanità e squarcia le nubi del peccato. Il fulgore del trionfo definitivo di Dio appare all'orizzonte della storia per proporre agli uomini in cammino un nuovo futuro di speranza. 

"Su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse" (Is 9,1).

 

CANTO: IL SIGNORE E’ LA LUCE

Il Signore è la luce che vince la notte. RIT. Gloria, gloria cantiamo al Signore (2v).

Lett. : “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomi­ni; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta” (Gv 1,4-5). Rit: Il Signore è la luce…

Lett. : Veniva nel mondo la luce vera, quella che illu­mina ogni uomo. Venne fra la sua gente,ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio...“ ( Gv 1.9.11.12) Rit: Il Signore è la luce…

Lett : Io sono la luce del mondo... Sono venuto in questo mondo perché coloro che non vedono, vedano...; chi segue me, non cammine­rà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. (Gv 8,12). Rit: Il Signore è la luce…

Lett: La Luce viene! E dove arriva, disperde le tenebre. "Io sono la luce del mondo chi segue me avrà la luce della vita!" proclama Gesù, il Salvatore, il figlio di Dio. La speranza attesa è compiuta. Ogni uomo è chiamato a riconoscere e a contemplare l'amore di Dio! Sì, Dio ci ama! Ci ama come solo Lui sa fare. Davvero Dio ti ama! Questa è la splendida notizia della notte santa. È annuncio che scalda il cuore, e riempie la vita. Questa notizia invita a rialzarci, a metterci nuovamente in cammino sulla strada della Luce. "Venite! E' l'invito di Cristo! E' l'invito della pace! Cristo è la pace! Venite, venite al Natale di Cristo, venite e cercate: cercate e trovate nel Vangelo, nella buona novella, annunciata per il Natale, ciò che è indispensabile alla prosperità e alla pace della umanità...Venite! troverete la legge dell'amore e perciò la fratellanza, la solidarietà, la collaborazione, la pace...

Levate il capo! E’ il tempo di sperare! Marana tha, vieni Signore Gesù!

S: Carissimi, invochiamo la venuta di Cristo, sole che sorge dall’alto, perché ci porti la grazia della luce eterna.

T: O luce gioiosa, eterno splendore del Padre, santo, immortale Gesù Cristo con lo Spirito Santo, te lodiamo e adoriamo o Santa Trinità. E' giusto che tutte le creature ti lodino in ogni tempo, Figlio di Dio che doni la vita: l'universo perciò ti dà gloria. Noi ti cantiamo, Figlio di Dio, generato da Maria: tu, che sei la luce vera, hai assunto la nostra carne. Manda il tuo Spirito nei nostri cuori e invocheremo il Padre; venga la sua grazia come rugiada e sigillo dei doni celesti. Noi ti cantiamo, Cristo risorto, che hai vinto le tenebre del sepolcro; stella del mattino che precede l’aurora e rischiara la notte come il giorno. Resta con noi, Signore, perché il giorno già volge al declino;illumina i nostri occhi e ti riconosceremo guida sicura nel nostro cammino. La nostra preghiera, Signore, si levi come incenso; le nostre mani alzate, davanti a te, come sacrificio della sera.

C: La nascita di Gesù è la buona novella da annunciare al mondo. Lasciamoci avvolgere come i pastori dalla luce della gloria del Signore e lasciamo che il messaggio di pace proclamato dagli angeli riscaldi anche il nostro cuore.

(S) Vi annunzio una grande gioia: oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore.

 

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,1-14)T: Signore Gesù, anche noi come i pastori, siamo qui davanti a te, per ascoltare quell’annuncioche da duemila anni percorre questa terra portando consolazione e speranza. Da quel giorno, infatti, ogni luogo è Betlemme, ogni angolo del mondo in cui il Vangelo trova chi lo aspetta e lo accoglie con gioia, ogni regione della terra in cui uomini e donne desiderano un pane che finalmente sazi le loro attese più profonde, ogni terreno, brullo o fecondo, arido o rigoglioso, in cui ci sia almeno un po’ di paglia per deporre te, Bambino Gesù, e riconoscere in te il Salvatore, il Cristo, il Signore. Verso te, Bambino Gesù, Figlio del Dio vivente fatto uomo, si volgono i nostri sguardi per diventare limpidi e luminosi d’amore. Verso te, Bambino Gesù, si tendono le nostre mani, per essere trasformate in strumenti di giustizia e di pace, di compassione e di fraternità. Signore Gesù, sazia di Amore la fame del mondo! Vieni Signore Gesù!

2L In quella notte di Natale s'è levato un canto che risuona per sempre nella storia:

(S) "Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama"

C: Questo è come il titolo della festa. La gloria di Dio è dare pace agli uomini, dove il termine pace indica ogni Suo dono come frutto del suo "beneplacito", cioè del Suo amore gratuito per noi. L'Incarnazione è per esprimere nel modo più alto l'amore di Dio per la nostra umanità, per poi arricchirla della sua stessa divinità. Con l'Incarnazione Dio s'è messo all'ultimo posto perché nessun uomo, anche il più povero e sfortunato, si sentisse a disagio dinanzi a Lui. Dio è diventato nostro fratello per conoscere, condividere e valorizzare la nostra umanità.

(S) Nasci ancora, Gesù bambino, nei cuori di chi ha bisogno di luce, conforto, di chi necessita una mano d'aiuto. Nasci Gesù nel cuore di chi non ha figli a cui donarsi, di chi orfano cerca padre. Nasci nei cuori dei figli solitari, che non hanno nessuno con cui condividere.
Tutti Nasci nei cuori tristi, angosciati e stanchi, in chi oppresso e affaticato soccombe.
Nasci, Gesù, nei cuori lacerati dal dolore, contusi dal timore, sfiduciati e senza speranza. Nasci nei cuori amareggiati per la delusione, accasciati dal fallimento. Nasci in chi soffre nel corpo martoriato.

(S) Nasci negli ospedali Gesù, nei luoghi d'abbandono, negli ospizi, tra quanti sono soli, nei luoghi d'infamia, dove si vende veleno, si colleziona morte, nasci nelle carceri e nelle chiese vuote. Nasci tra chi muore di fame. Nasci ancora, Signore, nel cuore di chi sanguina, di chi è in agonia, facendo compagnia.

Tutti Nasci, Gesù, per condividere e sostenere, nasci nel cuore di chi non rinuncia e continua a vivere, soprattutto visita Gesù quanti s'abbattono, e poi s'arrendono,   nasci nei cuori di quanti non ce la fanno più e s'uccidono.

(S) Nasci in mezzo a guerre e morti, tra indifferenza e cattiverie,tu che non demordi e sempre speri che cambiamo rotta, e finalmente t'ascoltiamo e amiamo.

Tutti : Nasci ancora una volta, Gesù, nel ricordo di quanti hai chiamato, ravviva la memoria di quanti, deboli e peccatori, non t'hanno dimenticato, e caparbi continuano a seguirti.
(S) Nasci ancora in chi ti pensa, facendo nuova qualche cosa, insegnando a non mollare, facendo il tifo e incoraggiando.

Tutti Nasci in me ancora e sempre, Gesù bambino da adottare che non dimentico e t'abbandono, che poi ritorno e m'allontano, in me pastore errante che volgo la sera lo sguardo al cielo, per scorgere la stella, l'astro che m'invita alla sequela, mi conduca alla tua grotta dando luce alla mia notte. Vieni Signore Gesù!

 

UN IMPEGNO DI VITA: “APRIRONO I LORO SCRIGNI E OFFRIRONO..”

( Si porta all’Altare uno scrigno)

S: Carissimi, la festa del Natale celebra il grande dono di Dio Padre all’umanità: il suo Figlio Gesù, ma celebra anche il dono dell’uomo nell’offrire a Dio la sua fede e nell’offrire se stesso agli altri. Ogni dono e ogni gesto di donare ci fa essere più uomini: nasce dall’amore, crea comunione, dice impegno, testimonia una presenza, suscita gioia. Questa sera anche noi, come i Magi, vogliamo prendere i nostri scrigni e offrire a Dio e ai nostri fratelli i nostri tesori.

T: Signore, Dio della Luce, tu ci chiami per andare incontro al tuo Figlio che viene e poni in ogni uomo e in ogni cuore doni diversi, non per essere custoditi gelosamente ma per essere offerti con generosità per la felicità di tutti. Aiutaci ad aprire i nostri scrigni per offrire come i Magi, le nostre offerte, le nostre rinunce, per venire incontro al povero che grida .Siamo ricchi solo se serviamo i poveri, la capacità del donarsi fino ad offrire la propria vita è la grandezza dell’uomo.Quest’anno la mangiatoia resterà vuota se non ci impegniamo a far nascere Gesù attraverso la nostra carità. Che Dio Padre con il Figlio e lo Spirito Santo, benedica la nostra carità.

 

( E’ il momento dello scambio dei doni: si va in processione per depositare nello scrigno il proprio dono e riceverne uno in cambio )

 

BENEDIZIONE

S: Dio che vi dà la grazia di celebrare la prima venuta del suo Figlio, Verbo Incarnato, vi santifichi con la luce della sua visita.
T: Amen.

S: Nel cammino di questa vita, Dio renda le vostre famiglie salde nella fede, gioiosi nella speranza, operosi nella carità.

T: Amen.

S: Voi che vi rallegrate per la venuta del nostro Redentore, possiate godere della gioia eterna, quando Egli verrà.

T: Amen.

S: E La benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, scenda su di voi e con voi rimanga sempre.

T: Amen.

S: BUON NATALE A TUTTI, NEL SIGNORE, ANDIAMO IN PACE.

 

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