Natale 2018 Messaggio del Vescovo e Celebrazioni Liturgiche

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Carissimi, ci apprestiamo a celebrare le feste natalizie. Saranno due i momenti più importanti in cui gli uomini di tutta la terra si scambieranno messaggi augurali: il Natale del Signore e l’inizio del nuovo anno..

 

Messaggio natalizio di p. Franco MOSCONE, arcivescovo eletto

Natale 2018: ABITARE i crocevia della Storia

Cari fratelli e sorelle della Chiesa che è in Manfredonia- Vieste-San Giovanni Rotondo, sto incominciando a conoscervi, e forse qualcosa di me anche voi avete iniziato ad intuire, per cui è bello e stimolante scambiarci gli auguri natalizi e di felice nuovo anno 2019, seppure ancora a distanza. Con queste righe ed i pochi pensieri contenuti desidero entrare un attimo nelle vostre famiglie e condividere con voi i sentimenti che fanno del Natale la festa della presenza di Gesù in mezzo a noi, l’Emmanuele il “Dio con noi”!

ABITARE i crocevia della Storia è la frase, credo scelta dal mio compianto predecessore mons. Michele Castoro, che accompagna il cammino dell’Arcidiocesi lungo l’anno pastorale 2018-2019. Una frase che contiene nel verbo ABITARE nello stesso tempo un’immagine, un’idea e un sentimento facilmente percepibili e eloquenti per tutti. Ogni persona, immagine e somiglianza di Dio (anche se a volte in modo inconsapevole), è alla ricerca di un’abitazione che lo accolga e gli dia sicurezza, come si trova sempre a decidere i passi del percorso della vita, posta continuamente in crocevia che se stimolano alla libertà, producono anche incertezza e paura. E quanta incertezza e paura, per non dire violenza, abitano i nostri giorni e sembrano togliere speranza al nostro futuro. Dobbiamo reagire a questi sentimenti tristi perché ABITARE è un verbo che ben si addice al Natale e lo interpreta nella radice evangelica.

Nel più grande crocevia della storia – quello che per gli Ebrei e Cristianiseparò la Prima dalla Seconda Alleanza,e che per l’umanità tutta divisela storia nel prima e dopo Cristo – Giuseppe e Maria, i genitori diGesù, in un viaggio non da loro voluto,ma imposto dall’autorità mondiale

dell’epoca (l’imperatore Cesare Augusto) non trovarono alloggio doveABITARE (Lc 2,7). Tuttavia la loro difficoltà, il loro emigrare dalla Galilea alla Giudea, la loro povertà ed esperienza del rifiuto subito, permise a Dio di farsi carne in un bambino, nato in una terra civilmente non sua, e di venire ad ABITARE in mezzoa noi (Gv 1, 14).

Per poter ABITARE serve una casa. Solo trovando una casa sicura ed accogliente è possibile dare futuro alla famiglia e permetterne che questa possa inserirsi nel percorso della storia da protagonista, sperimentando tanto i doni che riceve, come quelli che offre. Nel nome della città

dove nasce da migrante e non accolto, Gesù, il Figlio di Dio e dell’uomo, è contenuta la parola casa: in ebraico bet significa proprio casa, e l’insieme della parola si traduce casa delpane. Senza casa, senza pane non c’è vita degna dell’umanità, non c’è progresso storico, non si cammina superando i crocevia, ma si resta fermi, ostaggi del male che pretende di farsi signore della storia, di ogni storia, quella piccola e nascosta delle singole persone, come quella grande

delle culture, nazioni, per non dire dell’intera umanità. Non può essere così, non dobbiamo permettere che sia così facendoci ostaggi o collaboratori di una situazione che nega la libertà per tutti e la Provvidenza per chi crede. Permettetemi di presentarvi una parola che riempie continuamente pensieri, bocca e mezzi di comunicazioni ed un’esperienza che ho conosciuto trascorrendo i miei primi tre giorni in diocesi (23-25 novembre). La parola è economia, l’esperienza è stata la visita a Casa Sollievo della Sofferenza. Incomincio dalla parola economia.

Diventiamo schiavi dell’economia globalizzata e dominata da una finanzaspeculativa, anche perché dimentichiamo,o ci fanno dimenticareil significato etimologico del termine eco-nomia, composto di due parole.Nel termine è contenuta ancorauna volta la parola casa e dovrebbe

essere tradotta così: norma per costruire la casa. Allora l’economia èben lontana dal non far trovar casao costringere ad abbandonare casaperché si può rimanere senza mezzidi sussistenza in nome di norme che mettono il mercato ed il guadagnoprima della casa.

Visitando San Giovanni Rotondo mi ha colpito che san Padre Pio abbia voluto chiamare Casa il progetto di ospedale che aveva nella mente e nel cuore … anche il mio conterraneo san Giuseppe Cottolengo aveva già avuto un’intuizione simile dando alla sua opera ospedaliera il nome di Piccola Casa della Divina Provvidenza. Eppure il termine ospedale, anche se ci può far timore (nessuno desidera andarci), è nel suo etimo “bello”, vuole coniugare il verbo OSPITARE. Ma i Santi, che sentono e progettano ascoltando la Parola che si fa carne, sanno che per ospitare ci vuole una casa. Allora, cari fratelli e sorelle, ecco l’augurio che vorrei fare a tutti noi, augurio racchiuso in quattro parole, per il Natale del Signore 2018 ed il Nuovo anno 2019, crocevia di storia:

1° … nessuno senza pane. Che sia il pane per alimentare i bisogni fisici e socio-culturali del percorso storico, come il pane eucaristico che alimenta il cammino di chi crede.

2° … nessuno senza casa. Che sia il luogo fisico che permette l’impegnarsi a costruire una famiglia ed essere cittadini nel mondo, come per chi crede l’edificare la Chiesa famigliadi fede per essere nel mondo sale e luce di senso e testimonianza (Mt5, 13-14).

3° … nessuno schiavo di un’economia senz’anima, ma attivi costruttori di un’economia che costruisce la società rendendola civile e fa della Chiesa il lievito che la fermenta verso lo sviluppo e la crescita (Mt 13,33).

4° … nessuno privo di ospitalità. A tutti il diritto di sentirsi accolti dal cuore degli altri e di poter accogliere gli altri nel proprio cuore.

Cari fratelli e sorelle, BUON NATALE e FELICE 2019, sicuro che ognuno di noi, se fa spazio a Gesù che viene ad incontrarci, sarà capace di ABITARE i crocevia della propria ed altrui Storia!

+ p. Franco Moscone, vescovo eletto

Con questa speranza del nostro Vescovo eletto e ricordando tutte le famiglie, gli ammalati e gli affaticati dai pesi quotidiani, vi auguro un gioioso Natale e un sereno 2019!

Don Matteo de Padova

          Vi riporto , di seguito, gli appuntamenti liturgici più significativi:

 

24 dicembre : ore 22.00

Solenne Veglia di Natale

 

25 dicembre : Natale del Signore

Sante Messe ore 9,30 - 11.00 - 18.00 - 19.00

 

26 dicembre : S. Messa ore 11.00

S. Messa Vespertina ore 18.00

 

30 dicembre : Festa della Sacra Famiglia

SS.Messe ore 9,30 - 11.00 - 18.00

natale 2018

31 dicembre :ore 18.00 S. Messa

e al termine Canto del Te Deum

 

1 Gennaio : Solennità della Madre di Dio:

SS. Messe ore 9,30 - 11.00 - 18.00

 

6 Gennaio : Epifania del Signore e

Giornata del Seminario

SS. Messe ore 9,30 - 11.00 - 18.00

 

13 Gennaio: Battesimo di Gesù

SS. Messe ore 9,30 - 11.00 - 18.00

 

battesimo2019