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Lectio Divina

L'esperienza di Assisi nelle parole di chi l'ha vissuta

Assisi 001 PELLEGRINAGGIO RAGAZZI – CRESIMA E FAMIGLIA

ASSISI   8-9 SETTEMBRE 2018

 

Assisi 001

 

Un’esperienza intensa è stato il pellegrinaggio dei cresimandi con i loro genitori, i loro catechisti e il nostro don Matteo che sicuramente lascerà qualcosa di importante nel profondo di ognuno. Un viaggio che potrà decantare nel cuore e nella mente, preparandoli alla celebrazione del Sacramento e servirà ad arricchire il loro percorso di crescita spirituale e personale.
I viaggi migliori, spesso, iniziano con delle facce assonnate per via che non si è dormito ma con il desiderio ardente della partenza. Non si aspetta altro che il grande giorno e il tempo che lo precede sembra interminabile.
Ha avuto inizio così il pellegrinaggio ad Assisi per i cresimandi.
Le facce assonnate, però, hanno vita breve e subito l’energia dei ragazzi si fa sentire, sono pronti per accettare la sfida più importante: l'incontro con Francesco, il Giullare di Dio, il poverello di Assisi . Già nel primo tour , tra un saliscendi di strade e angoli sacri, si è potuto sperimentare la forza del silenzio e della preghiera seguendo le orme di San Francesco. In un mondo rumoroso che non lascia spazio ai pensieri più profondi, fortunatamente, i ragazzi sono riusciti a prendersi del tempo per sé rivolgendosi al Padre nella preghiera e nel silenzio del loro cuore.
San Francesco, si sa, non si limita alla preghiera, ma affronta anche numerose fatiche di una vita all’insegna della semplicità e dell’altruismo.
Passo dopo passo, i cresimandi hanno raggiunto ogni luogo con un po’ di fatica, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Scoprire come San Francesco abbia compiuto tutto ciò è stato affascinante, ma ora una domanda sorge spontanea: come ha fatto a riuscirci? La risposta, trovata nella cripta della basilica, può essere difficile da comprendere nonostante sia semplice. San Francesco si è lasciato guidare da Gesù, il suo segreto era proprio questo. Ha lasciato le redini della sua vita in mano a Dio come spesso facciamo fatica a fare noi, ora però sarà meno faticoso mettersi all’ascolto del Signore vedendo ciò che è stato compiuto per mano di Francesco. Ogni momento di preghiera richiamerà dei giorni intensi in cui ognuno ha potuto scoprirsi con occhi nuovi lasciandosi sorprendere da quest'uomo piccolo di statura ma un gigante della fede, e con l’augurio di stupirci di ciò che ogni giorno ci viene regalato.
Un ringraziamento doveroso va ora ai catechisti, ai genitori e a don Matteo , ma anche ai ragazzi, senza i quali il pellegrinaggio non sarebbe stato possibile. Grazie di cuore a tutti!

Di seguito vi presentiamo alcune esperienze condivise di genitori,ragazzi e catechisti.

Tanto impegno per organizzare questo pellegrinaggio ,tanto entusiasmo per guidare i ragazzi sulle “orme di Francesco “; alla sequela di un frate che dopo una chiamata ha lasciato la vita di sempre per vivere secondo il Vangelo.

Come non esultare per la grande risposta dei genitori che da subito, e numerosi hanno aderito all’iniziativa dimostrando un incredibile partecipazione.

Descrivere il tutto? un esperienza unica, fortissima e appagante. Stare con i nostri ragazzi è sempre per noi motivo di gioia, condividere questi giorni con le loro famiglie ha rafforzato il nostro mandato e ci ha ulteriormente caricato.

L’approccio al gioioso messaggio di S. Francesco innamorato di Cristo è stato fantastico, lo stare insieme, pregare sulla sua tomba e riflettere sulla sua conversione, grazie anche ai frati, nonostante le difficoltà del viaggio ha superato ogni aspettativa.

Era importante ravvivare il percorso formativo iniziato, camminare insieme,genitori e catechisti, per incontrare Cristo , seminare sul terreno dei nostri ragazzi ,preparare l’ incontro con Gesù e attendere la risposta del loro cuore.

Ebbene obiettivo raggiunto!!! Imitando S. Francesco e ringraziando il Signore, è stato un vero e proprio “Inno alla vita”.

Unica nota di demerito non aver potuto includere alcune   famiglie (per fortuna poche)in questa iniziativa fantastica e unica.

Grazie don Matteo

ROSANNA GENTILE – CATECHISTA CRESIMANDI

 

Quattro anni fa, per motivi di studio,io e le mie tre compagne di avventura, lasciammo questi gruppi, dopo quattro intensi, emozionanti e ricchi anni. Oggi li guardo e non mi sembrano loro, mi sembra di non parlare più di quei bambini con i quali abbiamo giocato, fatto intese, bisticciato e riso. Sono ormai cresciuti, alti quasi quanto me, alcuni hanno cambiato la voce, altri il viso o la corporatura. Riconosco però il loro sorriso, riconosco ancora la loro voglia di scherzare continuamente che spesso ha messo a dura prova la nostra pazienza…

Per fortuna, per forza di cose, oggi posso condividere ancora qualcosa con loro, posso essere ancora partecipe di momenti intensi e gioiosi come questi vissuti ad Assisi. Sono felice e questo può sembrare poco, ma li guardo e con un pizzico di sana presunzione mi dico che forse tutto questo è anche un po’ merito nostro. Vederli ancora qui, vedere le loro famiglie, che sono sempre state per noi punto di riferimento, che ci hanno tenuto per mano insieme ai loro figli quando, in punta di piedi, entravamo nelle loro case, accompagnarli ancora con entusiasmo e voglia di crescere nella fede e nel gruppo, mi ha dato la conferma e la certezza di quanto sia importante prendere parte a questa immensa famiglia che è la Chiesa per crescere come individui e come famiglie sulle orme di Gesù.

E’ stata un’esperienza vissuta con grande intensità questa ad Assisi sicuramente favorita dal senso di pace e spiritualità che si respira nei luoghi di Francesco, come d’altronde importante e grande è il sacramento che questi ragazzi si apprestano a ricevere. Non è sicuramente semplice, credo, a quest’età capirne davvero il senso, essere davvero in grado di confermare la propria fede ed essere consapevoli di volerla portare avanti per la vita, come d’altronde non lo è neanche da adulti, non lo è neanche quando le circostanze impongono di allontanarti dalle abitudini e dai luoghi che solitamente frequentavi per aprirti ad una nuova vita, nella quale Gesù con estrema discrezione e nel suo immenso amore chiede sempre di farsi spazio. Essere seguiti e amati come queste famiglie fanno, ha permesso a questi ragazzi di partire avvantaggiati.

So anche l’immenso sforzo che le catechiste fanno per permettere tutto questo, perciò mi sembra doveroso ringraziare Valeria, Rosanna, Gabriele e Pasquale ma anche tutti i catechisti, che con amore e non poche difficoltà ogni anno scelgono di prendere parte a questa grande e meravigliosa famiglia e servire il Signore. Grazie per il vostro impegno, la vostra passione, l’attenzione e le forze che mettete in campo! Tutti siete sempre stati per me un esempio da seguire e punto di riferimento.

Grazie a te don Matteo che rendi possibile tutto questo, che non ti tiri indietro mai anche se a volte le circostanze e… l’età, vorrebbero avere la meglio, tu sei sempre pronto a mettere a disposizione dei tuoi ragazzi e delle loro famiglie tutte le tue energie e tutto ciò che hai con amore e senza pretese.

FEDERICA DE SIO -CATECHISTA

 

Eravamo entusiasti al pensiero di vivere questa nuova esperienza sia per essere pronti a ricevere il sacramento della confermazione, che per divertirci tutti assieme.

Dopo un lungo viaggio, abbiamo visitato la basilica di S. Francesco dove, grazie ad una guida fantastica attraverso gli affreschi abbiamo approfondito e meditato la vita di Francesco.

Molto interessanti le riflessioni riguardo anche la nostra età, la nostra vita e le scelte importanti che ci riguardano da vicino in riferimento alla chiamata di S. Francesco .

Tutto si è rivelato più interessante di quanto pensassimo, a me ha colpito la raffigurazione dell’ultima cena, dove c’erano dei servi che lavavano i piatti, unica opera nel suo genere.

A S. Damiano abbiamo capito come la vita di S. Francesco continua ad affascinare gente di tutto il mondo, che emozione immaginare il luogo dove Francesco ha composto il cantico delle creature.

Bellissima anche la Chiesa di S. Maria degli Angeli con la Grande Madonna che si affaccia sulla cupola.

Due giorni ricchissimi , un po’ stanca per gli orari stretti ma ne è valsa la pena.

La mattina del giorno seguente , dopo aver lasciato l'albergo, ci recammo alla chiesa di Santa Maria degli angeli per l'ascolto della Santa Messa che è stata molto significativa perché ci ha colpiti lasciandoci un segno indelebile. La stessa chiesa in cui San Francesco morì nell'ottobre 1226 e Santa Chiara ricevette l'abito religioso, iniziando l'ordine delle clarisse. I segni particolari di questo edificio sono il roseto: un piccolo giardinetto dove vi crescono delle rose senza spine, e la Madonna placcata oro che è stata lo sfondo di alcune delle nostre foto. Successivamente andammo a visitare la chiesa di Rivotorto all'interno della quale si trovava una struttura in cui San Francesco curava i lebbrosi. Nel pomeriggio l'ultima meta fu Loreto e andammo a visitare la cattedrale. La cosa che ci è piaciuta di più oltre alle statue e ai murales, fu un cartellone dove stava scritto che il Papa aveva invitato i giovani a scrivere su un foglio ciò che la chiesa può fare per far rientrare i ragazzi nella comunità. Anche noi abbiamo scritto quello che pensavamo e ci siamo divertiti molto. Per noi questa è stata una delle esperienze più belle che abbiamo mai fatto perché oltre al divertimento assicurato, abbiamo anche imparato a conoscerci meglio e ad apprendere ciò che San Francesco ha fatto per Gesù.

LILIANA MARATEA E GRAZIANA TOTARO-CRESIMANDE

 

L’esperienza fatta ad assisi è stata bellissima e indimenticabile, piena di emozioni e riflessioni, soprattutto quando abbiamo visitato la tomba di San Francesco.

E’ stato interessante ascoltare tutte quelle informazioni che ci ha dato il frate.

Ogni posto che abbiamo visitato era nuovo per me e sono felice di aver fatto questa nuova esperienza con i miei amici in un momento importante della nostra vita.

Il viaggio-pellegrinaggio ad Assisi è stato molto divertente, soprattutto durante il viaggio perché nel pulmann si era creata una bella atmosfera allegra, che ha coinvolto tutti noi ragazzi ma anche i genitori e i catechisti.

Non mi sono mai divertita così tanto.

ELISA PALUMBO- CRESIMANDA

 

Pellegrinaggio ad Assisi: brevi note a margine

Nei giorni 8-9 settembre appena trascorsi, la Comunità Parrocchiale dell’Immacolata Concezione, con i ragazzi che riceveranno quest’anno il Sacramento della Confermazione, guidati dal parroco don Matteo e dai loro catechisti, si è recata in pellegrinaggio verso i luoghi santi in cui si è manifestata la grandezza terrena di Francesco, il cd. “poverello” di Assisi.

Opportunamente si è pensato di coinvolgere in questa esperienza anche le famiglie dei cresimandi; l’invito ha trovato un notevole riscontro e da parte di noi genitori, rispetto alle iniziali titubanze, ha certamente fatto presa il desiderio di partecipare, con i figli ed i loro educatori, a questo importante cammino esperienziale alla scoperta di colui che non è azzardato definire come uno dei più grandi uomini della Storia, non solo cristiana. L’occasione è sembrata propizia tanto più in questo momento forte e decisivo della vita dei nostri ragazzi, quello in cui essi sono chiamati a confermare la loro fede.

Riflettendo a distanza di qualche giorno, va detto che sicuramente si è trattato di una gita-pellegrinaggio particolarmente intensa: non solo perché in poche ore abbiamo percorso, non senza fatica, gli strettissimi vicoli e le tortuose arrampicate della bellissima cittadina di Assisi, al fine di visitare i numerosi siti che hanno segnato il passaggio terreno dei Santi Francesco e Chiara, ma soprattutto perché sono stati tanti gli spunti di riflessione ed approfondimento forniti dalla conoscenza degli episodi della vita del Santo, sapientemente illustratici dai monaci interpellati durante le visite guidate presso le Basiliche.

Appena arrivati ad Assisi, alle prime ore del mattino, abbiamo vissuto un momento veramente emozionante, prendendo parte alla Celebrazione Eucaristica all’interno della cripta in cui è ubicata la Tomba di San Francesco, sottostante alla Basilica Inferiore, dove tutto il gruppo si è stretto in raccoglimento ed in preghiera, a pochi passi dalle spoglie del Santo; esso si è da subito manifestato come un luogo altamente suggestivo nonostante, ed anzi proprio per la sua assoluta semplicità e mancanza di inutili e preziosi ornamenti, in totale coerenza con il carattere umile e semplice del Santo.

Successivamente è stata la volta della visita di entrambe le Basiliche (Inferiore e Superiore) dedicate a San Francesco, dove, grazie all’ottima guida cui ho fatto cenno, siamo stati edotti circa il messaggio e la testimonianza del Santo di Assisi attraverso la visione e l’analisi degli stupendi affreschi della scuola di Giotto e Cimabue in cui sono raccontati gli episodi salienti della vita di Gesù Cristo (Basilica Inferiore) e di San Francesco (Basilica Superiore). Si è trattato, inutile dirlo, di un altro momento spiritualmente molto forte ma anche di profonda commozione e sincero stupore di fronte a cotanta bellezza!

Il pellegrinaggio si è arricchito della visita agli altri importantissimi luoghi francescani, quali la Chiesa di San Damiano, luogo in cui Francesco venne toccato dalla Grazia mediante l’esortazione rivoltagli dal Crocifisso a ricostruire la chiesa, stupenda metafora del compito assegnatogli dal Padre; qui inoltre dimorarono Santa Chiara e le sue consorelle e sempre in questo luogo Francesco compose il “Cantico delle creature”.

Nella bella Chiesa intitolata a Santa Chiara, invece, abbiamo avuto modo di raccoglierci in preghiera dinanzi al corpo della Santa, amica di Francesco, luogo nel quale è, altresì, custodito il Crocifisso che Gli “parlò” in San Damiano; non poteva mancare un passaggio alla Cattedrale di San Rufino, dalla bellissima facciata, contenente il fonte battesimale dove vennero battezzati sia Francesco che Chiara, e alla Chiesa di Santa Maria di Rivotorto, eretta allo scopo di preservare il “Sacro Tugurio”, ovvero il misero luogo in cui Francesco ufficializzò la prima comunità francescana e dettò la prima Regola del nuovo Ordine. Infine nella maestosa Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove il nostro don Matteo ha concelebrato l’Eucarestia della domenica, cui abbiamo preso parte, ci siamo soffermati a pregare nella cd. Porziuncola, che è la piccola chiesetta prediletta da Francesco, attraversando la quale, in preghiera e con sentito pentimento, si guadagna l’indulgenza, detta del Perdono d’Assisi, nonché nella Cappelletta cd. del Transito, ubicata proprio dietro la Porziuncola, chiamata così perché in essa il Santo con le stimmate trovò “sorella Morte”.

Al termine di questa esperienza quali riflessioni si possono fare? E’ possibile trarre degli insegnamenti dalla figura di Francesco, che abbiano valore attuale?

Francesco era un ragazzo della Assisi “bene”, apparteneva ad una famiglia agiata, il che gli permetteva di indossare vesti costose (oggi diremmo “griffate”) e di trascorrere il tempo con gli amici tra feste e divertimenti vari in tutta spensieratezza. Tali caratteristiche lo avvicinano a tanti giovani di oggi, e spiegano perché Egli abbia rappresentato e continui a rappresentare un punto di riferimento.

Francesco parla, in realtà, a tutta la società, soprattutto la nostra che vive tempi così difficili, e lo fa in quanto parte da quello che ci accomuna tutti: le fragilità, la ricerca del possesso materiale, l’ambizione, la vanità, la ricerca dell’immagine, il sottomettersi al consenso degli altri costituiscono, a ben vedere, il lungo elenco anche delle nostre meschinità, dei nostri difetti.

Francesco è stato un grande perché ha indicato una via alternativa, uno stile di vita diverso, anzi agli antipodi rispetto a quello dell’età giovanile: rispondendo alla chiamata del Padre, rivoluziona completamente le priorità dimostrando che la felicità è altrove, non è l’immagine che conta, né il successo o il denaro, ma vivere nella semplicità e nella gioia di donarsi agli altri, soprattutto agli ultimi, e a Dio.

E’ chiaro che tale scelta del Santo di Assisi, apparsa inspiegabile agli uomini del suo tempo, ci interroga profondamente e ci fa riflettere per il suo carattere sovversivo rispetto agli arrivismi e all’avidità anche dei nostri anni.

L’auspicio è che, anche grazie a questo pellegrinaggio, riusciamo tutti quanti a renderci consapevoli delle nostre frivolezze e delle nostre mancanze, sforzandoci di convertirci ogni giorno per tentare di avvicinarci ai Santi Francesco e Chiara, magari comprendendo come la vera libertà risieda nel donarsi con gioia, nel vivere di essenzialità e di concretezza dei propri gesti.

GIUSEPPE PICARO - GENITORE

 

Salve a tutti.. che dire di questa esperienza? Che tutto sarebbe riuscito e organizzato alla perfezione ne eravamo certi, che saremmo tornati ricchi di fede nel cuore altrettanto; ma la cosa che mi fa sorridere gli occhi e riempire il cuore di gioia immensa è l’aver visto questi ragazzi così uniti e affiatati come una famiglia,averli visti così in simbiosi e in perfetta sintonia e complicità con i loro catechisti, mi porta a dedurre che hanno fatto insieme un grande percorso di fede e che nella Parrocchia hanno trovato non solo i loro maestri di fede, ma anche di vita.

In questo pellegrinaggio “ genitori e ragazzi hanno visto e scoperto cose che diversamente non avrebbero potuto vedere.

Grazie ancora e non stancatevi mai di coinvolgerci nelle vostre iniziative.

Continuate cosi e ..alla prossima esperienza tutti insieme

PINA E FRANCO COCCIA  GENITORI DI JACOPO

 

Per me e mia figlia è stata un esperienza bellissima, anche se ha sofferto un po fisicamente durante il pellegrinaggio;

un emozione così grande penso che non la proverò mai più.

Era mio grande desiderio andare in pellegrinaggio con la mia piccola. Grazie a tutti di essermi stata vicina e di ave mostrato il vostro affetto verso me e mia figlia.

MARIA MAMMA DI COLOMBA

 

Il viaggio-pellegrinaggio di Assisi è stata una bellissima esperienza ricca di grandi emozioni generate dal fascino e dalla bellezza del luogo ricco di spiritualità che si avverte ovunque e di serenità che si respira nell’aria e che arriva nell’animo più profondo.

Seguire le orme di San Francesco ci ha permesso di ammirare l’affascinante vita del Santo dominata da sentimenti semplici, ma profondi quali la gioia, la serenità, l’umiltà, l’armonia e l’amore verso la natura e verso tutto ciò che Dio ci ha donato, compreso la morte.

Tutto ciò, ha posto l’attenzione sulla vita frenetica di ogni giorno che non ci lascia il tempo di pensare agli insegnamenti di San Francesco e al suo modo di vivere semplice ma ricco di valori.

Due giorni meravigliosi dove il tempo sembrava si fosse fermato, la mente svuotata dai tanti pensieri e preoccupazioni della vita quotidiana e un animo più sereno e leggero, dominato dalla piacevole sensazione di aver ricevuto una grande carica positiva.

Ma il viaggio è stato anche un bellissimo momento di aggregazione tra catechisti e noi genitori, che ha visto l’alternarsi di preghiere, riflessioni, gioia, risate, divertimento e spensieratezza, tutto vissuto fianco a fianco con i nostri figli in un momento importante della loro vita.

Grazie a Don Matteo e ai catechisti che hanno reso possibile la realizzazione di una esperienza di vita che resterà indelebile sia per noi genitori che per i ragazzi.  

FAMIGLIA DI ELISA PALUMBO

 

Assisi 8-9 Sett...
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