Foto e Relazioni Camposcuola Campitello Matese
I giovani della Parrocchia al Camposcuola. Da Domenica 25 Giugno a Lunedì 3 Luglio i nostri ragazzi, accompagnati da Don Matteo e alcuni catechisti, si sono recati a Campitello Matese per vivere l'esperienza del camposcuola. A seguire la photogallery del camposcuola e appena pronti i video di questa esperienza entusiasmante.
RELAZIONI CAMPOSCUOLA 2017
RELAZIONE GRUPPO FUOCO-ACQUA
Quest’anno noi ragazzi, al termine del cammino conseguito in parrocchia, ci siamo ritrovati a Campitello Matese per vivere un’esperienza del tutto nuova: il camposcuola
DETTOFATTO è il tema che ci ha accompagnato; insieme abbiamo riflettuto e contemplato le meraviglie compiute dal Signore durante la creazione e le abbiamo sperimentate con le nostre stesse mani, stando a contatto con lo spettacolo che questo luogo ci ha donato.
Non ci siamo limitati però solo a rapportare le cose da Lui creati, ma ci siamo immedesimati in tutti gli elementi del creato e abbiamo scoperto il nostro legame con essi.
Come in ogni cosa, partiamo dal principio: “DIO SEPARO’ LA LUCE DALLE TENEBRE”; la prima giornata riguarda la contrapposizione tra la luce e il buio, tra il chiaro e lo scuro, tra la sicurezza e l’indecisione. Abbiamo capito quanto sia importante quella luce per la nostra vita, su come essa ci guidi nel momenti bui e senza la quale saremo indifesi e del tutto persi.
Tutti abbiamo bisogno di quella luce.
Poi, “DIO FECE IL FIRMAMENTO E SEPARO’ LE ACQUE CHE VI SONO SOPRA DA QUELLE CHE VI SONO SOTTO”. Questa seconda giornata indica la separazione dal cielo dalle acque.
L’acqua è il segno per eccellenza della vita e della purezza, essa ci ricorda continuamente che noi abbiamo ricevuto un dono da Dio, non tutto ci è dovuto.
Abbiamo dato sfogo ai nostri pensieri riguardo le nostre paure e questa è stata la questione che ha accompagnato l’intera giornata.
Il terzo giorno, “DIO DISSE: SI RACCOLGONO LE ACQUE CHE SONO SOTTO IL CIELO IN UN SOLO LUOGO E APPAIA L’ASCIUTTO”; quindi, l’argomento del giorno è stata la terra, più nello specifico “avere i piedi per terra”.
Avere i piedi per terra significa, utilizzare le nostre risorse, senza farci trasportare dalle distrazione.
La terra rappresenta la vita quotidiana mentre il mare rappresenta i sogni e i desideri e le aspirazioni di ognuno di noi.
Quando ci sentiamo fragili, privi di forze e non sappiamo più come andare avanti vuole dire che non abbiamo più i piedi per terra per affrontare i continui pericoli o ostacoli della vita noi ci tuffiamo nel mare in tempesta.
Ognuno di noi deve capire in cosa è bravo, deve capire qual è il talento che lo contraddistingue inoltre ci siamo paragonati alla natura: essa ci fa capire che ci sono momenti in cui si cresce e si fanno nuove esperienze e momenti in cui bisogna aspettare e riposarsi, ci insegna la PAZIENZA!
Al quinto giorno, vengono posti nel cielo le due principali fonti di luce. Sole e Luna.
Come sisuoldire, a prescindere da cosa succederà l’indomani sorgerà nuovamente il Sole e per questo non dobbiamo mai abbatterci.
Il Signore ha pensato a quella sorgente di luce che indicherà sempre la giusta via, persino durante la notte ci ha donati il riflesso del Sole, la Luna.
Però, vedendo tutto ciò che aveva creato un po’ “spoglio”, sentì il bisogno di popolare questo paesaggio, e perciò creò gli animali.
Vederli liberi nella natura spesso suscita in noi il desiderio di una vita senza confini, ma come tutti hanno delle regole.
Osservando gli animali possiamo prendere coscienza che il rispetto delle regole è ciò che più importante c’è nella vita…ci deve sempre essere un equilibrio.
Oltre a ciò “DIO CREO’ L’UOMO A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA” qui vediamo il gesto d’amore più grande del Signore!
Creare una creatura a sua immagine e somiglianza, che custodisse e dominasse tutto quanto Lui aveva fatto.
Nell’ uomo troviamo una bellezza immensa, l’ultima e la più perfetta creatura ideata del Signore!
Dio ci ha pensati proprio bene, ma purtroppo intorno a noi c’è tanta violenza, gelosia, invidia, tanta cattiveria.
Dovremmo imparare ad apprezzare quello che il Signore ci ha donato, lodarlo e ringraziarlo, soprattutto.
Nel settimo giorno, dopo aver creato il cielo, la terra, gli animali e le piante, si riposa.
Il riposo è un’occasione di riflessione e di armonia del bello.
Il riposo che Dio ha donato all’uomo è un momento dove si apprezza la fatica e tutto ciò che si è fatto durante una settimana.
Riposo significa anche NUTRIRSI, un nutrimento spirituale dell’anima e un nutrimento psicofisico per i nostri fabbisogni quotidiani.
Ed è così che il nostro percorso si è concluso, con riposo e tanta tanta gioia e, soprattutto unione!
RELAZIONE GRUPPO ARIA-TERRA
L’argomento trattato in questo Camposcuola è la creazione analizzata giorno per giorno.
I giorni della creazione sono sette.
Il primo giorno affronta l’argomento della luce e delle tenebre dove la luce rappresenta i periodi della vita in cui si è felici e talvolta emergono i propri talenti; a ciò si contrappongono le tenebre ovvero le difficoltà della propria vita, le avversità in cui si manifestano le proprie paure. Tuttavia c’è un delicato equilibrio che Dio ha stabilito all’inizio della creazione.
Il secondo giorno della creazione è dedicato all’acqua e al cielo, l’uno posto al di sopra dell’altro. Ciò sottolinea l’importanza di avere delle solide basi al di sotto di sé che ci permettono di “puntare in alto”, inseguire i propri sogni guardando il cielo. C’è bisogno di guardare con uno “sguardo” intenso il passato e chi ci ha preceduto in primis i nostri genitori i quali ci danno quei valori che stanno alle fondamenta del nostro essere e che sono quel trampolino di lancio verso il futuro.
Il terzo giorno Dio ha separato le terre dalle acque, tuttavia la terra è informe che ha un significato allegorico decisamente profondo: la terra informe rappresenta insicurezza, evanescenza, solitudine e paura. Vogliamo soffermarci sulle paure di noi giovani preoccupati del futuro che ci aspetta, paura di confrontarci e dell’esperienze che in futuro potremmo avere.
Durante il quarto giorno si è parlato del Sole che è la stella vitale per l’uomo che con la sua luce irradia tutto il mondo facendo crescere fiori, alberi, frutti e che quindi permette ad ogni essere vivente di nutrirsi e vivere. Cristo può essere assolutamente paragonato al Sole: rappresenta la nostra guida, la nostra fonte di Luce, “l’unico riferimento del mio andare” e che con la sua luce può mettere in risalto i nostri talenti e farci brillare in quanto riusciamo a riflettere la propria luce.
Il quinto giorno Dio ha creato gli animali che, come noi, inabitano la terra. L’uomo però ha ricevuto l’incarico da Dio di dominare tutte le bestie. Esistono animali che nuotano, che volano, che strisciano. Ciò ci fa capire che ognuno è venuto al mondo per un preciso scopo in modo che possa sfruttare al 100% i propri talenti. Inerente a tale tema è la storia de “La candela che non voleva bruciare” la quale aveva paura di perdere la propria bellezza sfruttando i propri talenti. Dalla storia abbiamo imparato il senso pieno della vita è realizzarsi secondo il progetto divino e quindi svolgere ciò per cui si è predisposti.
Siamo arrivati al sesto giorno che è il culmine della creazione in quanto Dio crea l’uomo e la donna a sua immagine e somiglianza. Ciò significa che Dio ha donato all’uomo una serie d’abilità che permette loro di dominare le altre bestie ma Dio dona all’uomo un amore sincero e incondizionato che va donato al prossimo.
Ed infine settimo giorno è il riposo utile per riflettere e per nutrirsi della parola di Dio accostandosi all’Eucarestia.
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