Festa della Sacra Famiglia 2015

natale2015 ricordino Tale festa era celebrata localmente sin dal XVII secolo. Leone XIII nel 1895 ne fissò la data di celebrazione alla terza domenica dopo l'Epifania.

 


 Benedetto XV la estese a tutta la Chiesa nel 1921, fissandola alla domenica compresa nell'ottava dell'Epifania; Giovanni XXIII la spostò alla prima domenica dopo l'Epifania. La riforma liturgica del Concilio Vaticano II l'ha spostata ancora alla prima domenica dopo il Natale o, se il Natale cade di domenica, al venerdì 30 dicembre.

La celebrazione fù istituita per dare un esempio e un impulso all'istituzione della famiglia, cardine del vivere sociale e cristiano, prendendo a riferimento i tre personaggi che la componevano, figure sì eccezionali, ma con tutte le caratteristiche di ogni essere umano, e con le problematiche di ogni famiglia.

La Sacra Famiglia è la famiglia nella quale è cresciuto Gesù. Essa è composta da Gesù stesso, da Maria e da San Giuseppe. Oggi si preferisce sostituire l'espressione Sacra Famiglia con l'espressione Famiglia di Nazareth, dal momento che la Sacra Famiglia abitava a Nazaret.

Nella dottrina cristiana la Sacra Famiglia è stata sempre ritenuta un modello fondamentale per ogni famiglia. I legami di affetto, di amore, di comprensione che le famiglie umane sono chiamate a rinnovare continuamente, sono particolarmente espressi e vissuti nella Sacra Famiglia.

 

Papa Francesco parlando ai dipendenti e familiari della curia romana riguardo la famiglia dice:

C’è un’altra cosa che voglio dirvi, forse la più importante: vi incoraggio a prendervi cura del vostro matrimonio e dei vostri figli. Prendervi cura, non trascurare: giocare con i bambini, con i figli. Il matrimonio è come una pianta. Non è come un armadio, che si mette lì, nella stanza, e basta spolverarlo ogni tanto. Una pianta è viva, va curata ogni giorno: vedere come sta, mettere l’acqua, e così via. Il matrimonio è una realtà viva: la vita di coppia non va mai data per scontata, in nessuna fase del percorso di una famiglia. Ricordiamoci che il dono più prezioso per i figli non sono le cose, ma l’amore dei genitori. E non intendo solo l’amore dei genitori verso i figli, ma proprio l’amore dei genitori tra loro, cioè la relazione coniugale. Questo fa tanto bene a voi e anche ai vostri figli! Non trascurare la famiglia! Dunque, prima di tutto coltivare la “pianta” del matrimonio, che siete voi sposi, e nello stesso tempo curare la relazione con i vostri figli, anche qui, puntando più sul rapporto umano che sulle cose. Parlare con i figli, sentirli, chiedere loro cosa pensano. Questo dialogo fra i genitori e i figli fa tanto bene! Fa crescere in maturità i figli. Puntiamo sulla misericordia, nelle relazioni quotidiane, tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle.

 

 

Il Papa continua soffermandosi su un altro aspetto, curare la pace nella famiglia si litiga nella famiglia, lo sappiamo tutti. Ma quando in un matrimonio non si litiga sembra anormale. L’importante è che non si finisca la giornata senza fare la pace. Fratelli che non litigano? Ma,sempre! Ma fare la pace. E voi genitori, quando i vostri figli hanno litigato, prima di andare a letto,dite loro: “Fate la pace, datevi la mano, datevi un bacio. Occorre imparare questa saggezza di fare la pace. Avete fatto la guerra durante la giornata? E’ ancora calda questa guerra? Non lasciate che diventi fredda: perché la “guerra fredda” del giorno dopo è più pericolosa della “guerra calda”.Capito? Fare la pace la sera, sempre!

Il Giubileo va vissuto anche nella chiesa domestica, non solo nei grandi eventi! Anzi, il Signore ama chi pratica la misericordia nelle circostanze ordinarie. Questo voglio augurarvi: di sperimentare la gioia della misericordia, incominciando dalla vostra famiglia.


 

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