Un'ammalata racconta il suo incontro con la Madonna di Lourdes

art03   Quest’anno sono ritornata a Lourdes. Ancora una volta.

Mi chiamo Lina Simone e sono una persona che da più di tre quarti della vita combatte contro la malattia. Il pellegrinaggio è stato organizzato dall’ U.A.L. (Unione Amici di Lourdes) e ha portato a quella Mamma tanti malati, come me, e tanti pellegrini desiderosi di visitarla e inginocchiarsi ai suoi piedi.

Nella struttura a tipo ospedale, dove siamo stati noi malati siamo stati accolti meravigliosamente, tanto da non farci sentire ammalati. I momenti di spiritualità sono stati tanti e quest’anno li ho sentiti molto più intensamente, difatti per ben due volte la mia corazza ha ceduto e sono spuntate le lacrime. Dalla liturgia penitenziale nella semplice, ma stupenda basilica di San Pio X, alla fiaccolata con la Madonna in testa e soprattutto alla processione Eucaristica dove noi abbiamo seguito Gesù vivo e vero in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Un altro dei momenti che mi sono rimasti dentro è stato la messa dell’ultimo giorno alla Grotta. C’erano tanti ammalati nelle carrozzine, accompagnati dai nostri “Angeli custodi”, all’improvviso mi sono sentita circondata e avvolta da un abbraccio di tante braccia. Un miscuglio di sentimenti come amore, gratitudine, rendimento di grazie sono usciti dal mio cuore e dai miei occhi. Tutto il pellegrinaggio è stato bello, commovente e mi ha dato modo di riflettere sulla mia fede e sul senso della sofferenze, la quale se non è accettata, può far diventare la vita un inferno. Ma può essere un dono d’amore se accettata e offerta a Dio per unirla a quella di Gesù, allora anche noi con San Paolo possiamo dire che completiamo nella nostra carne quello che manca alla passione di Nostro Signore. A Lourdes ho visto tanti malati che l’hanno capito, infatti accorrono alla Grotta, fanno il bagno, accendono candele e pregano non tanto per avere la guarigione del corpo ma per quella dell’anima.

Questa è la grandezza di Lourdes.

Tutto il pellegrinaggio è stato spiritualmente forte ed emozionante e io ringrazio di cuore tuti quelli che si sono adoperati per organizzarlo e farlo riuscire. Andare a Lourdes, per me è un ritorno continuo alla casa della Mamma che ci dona sempre Il Figlio per la nostra Salvezza.

Nostra signora di Lourdes, consolatrice dei malati, prega per noi.

 

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