Parrocchia Immacolata Concezione

Monte Sant'Angelo (FG)

Get Adobe Flash player

Orario Celebrazioni

ostiaFestivi:

ore 09.30** - 11.00** - 18.00*

Feriali:

ore 18.00*

 

* dal 1 Giugno al 30 Settembre la messa Vespertina è alle ore 19.00

** Nei mesi Estivi Luglio-Agosto ci sarà un unica messa festiva al mattino alle 10.30

Novena Immacolata

novena 2023 

La Liturgia di Oggi

Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:

Tweet Papa Francesco

Udienze Generali Papa

Ultimi Articoli

27/08/22, 18:14
Avvisi
orario-sante-messeLe Sante Messe domenicali nel mese di settembre...
30/06/21, 10:11
Avvisi
orario-sante-messe-domenicali      A partire da domenica 04...
27/05/21, 09:20
Notizie
cresima-in-parrocchia-2021CRESIMA IN PARROCCHIA Trasformati dallo Spirito per...
18/12/20, 12:13
Avvisi
messaggio-alle-comunita-cristiane-in-tempo-di-pandemiaMessaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia...
11/12/20, 12:36
Avvisi
il-significato-della-celebrazione-della-messa-per-i-defuntiIl significato della celebrazione della Messa per i...
14/10/20, 21:03
Liturgia
ottobre-missionario-2020   Carissimi, da molti anni il mese di ottobre...
16/09/20, 11:29
Avvisi
un-nuovo-inizioUN NUOVO INIZIO Carissimi Catechisti, Ripartire in...
06/09/20, 10:45
Liturgia
diretta-santa-messa-prima-comunione-06-09-2020https://www.facebook.com/immacolata.concezione.1694/vid...
30/08/20, 10:45
Liturgia
diretta-santa-messa-prima-comunione-30-08-2020https://www.facebook.com/immacolata.concezione.1694/vid...
23/08/20, 10:57
Liturgia
diretta-santa-messa-prima-comunione-23-08-2020https://www.facebook.com/immacolata.concezione.1694/vid...
16/08/20, 10:18
Notizie
diretta-santa-messa-prima-comunuione-16-08-2020https://www.facebook.com/immacolata.concezione.1694/vid...
16/05/20, 10:00
Avvisi
protocollo-circa-la-ripresa-delle-celebrazioni-con-il-popolo   Ricordo che da lunedì si ritorna alla...
21/04/20, 10:39
Avvisi
benedizione-delle-famiglie "In qualunque casa entriate, prima dite Pace a...
09/04/20, 10:00
Santa Pasqua
sabato-santo-preghiera-in-famiglia   BENEDIZIONE PASQUALE DELLA...
09/04/20, 10:00
Santa Pasqua
prepariamo-la-pasqua-2020  Per prepararsi a celebrare la Pasqua nelle...
07/04/20, 10:00
Santa Pasqua
messaggio-vescovo-pasqua-2020   MONS. FRANCO MOSCONE crs Arcivescovo di...
05/04/20, 15:39
Notizie
video-per-la-gmg2020-dei-giovani-della-parrocchia Per la Giornata Diocesana dei Giovani, la Pastorale...
04/04/20, 08:35
Santa Pasqua
celebrazione-settimana-santa-2020 Carissimi fratelli e sorelle “la Pasqua verrà” al di...
29/03/20, 11:31
Carità
solidarieta-durante-coronavirus Cari fratelli e sorelle, nessuno di noi, forse,...
23/03/20, 00:00
Notizie
video-diretta   Youtube San Michele...
11/03/20, 08:00
Avvisi
preghiera-e-adorazione-eucaristica   Ogni giorno dalle 16,30 alle 18,30 ci sarà...
09/03/20, 10:00
Avvisi
annullamento-o-rinvio-o-modifiche-di-alcuni-eventi-previsti-in-diocesi   DECRETO ARCIVESCOVILEAnnullamento o rinvio...
09/03/20, 10:00
Avvisi
coronavirus-comunicato-dei-vescovi-delle-diocesi-di-puglia  A seguito del Decreto del Presidente del...
06/03/20, 10:00
Avvisi
decreto-arcivescovile   DECRETO ARCIVESCOVILEDISPOSIZIONI IN...

Ultimi File Caricati

09-Apr-2020 11:29:16
Varie
09-Mar-2020 18:15:25
Varie
09-Mar-2020 18:14:49
Varie
06-Mar-2020 11:04:28
Varie
04-Mar-2020 14:38:23
Lectio Divina
27-Feb-2020 16:38:45
Lectio Divina

Articoli

Risposte al questionario e all'approfondimento della RELATIO SYNODI ELABORATE

questionarioRISPOSTE ALLE DOMANDE PER LA RECEZIONE E L’APPROFONDIMENTO DELLA RELATIO SYNODI ELABORATE

DAL GRUPPO FAMIGLIE

IMMACOLATA CONCEZIONE - MONTE SANT'ANGELO (FG)

(Le risposte sono relative alle domande 3,6,7,11,12,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,46, come da indicazioni ricevute)

Premessa

La Comunità Parrocchiale Immacolata Concezione di Monte Sant'Angelo (Fg), considerata la brevità del tempo a disposizione per offrire alla Diocesi un contributo alla preparazione del Sinodo 2015, ha scelto di coinvolgere il Gruppo Famiglie della stessa Comunità, sottoponendo ad esso sedici delle quarantasei domande proposte (3,6,7,11,12,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,46).

La formulazione delle domande ci è parsa abbastanza impegnativa e per questo si è deciso di dividere il gruppo in due ognuno dei quali ha approfondito alcune delle domande; successivamente i due gruppi, si sono riuniti elaborando un unico documento.

Il contesto socio-culturale (nn. 5-8)

3. Oltre all’annuncio e alla denuncia, quali sono le modalità scelte per essere presenti come Chiesa accanto alle famiglie nelle situazioni estreme? (cf. n. 8). Quali le strategie educative per prevenirle? Che cosa si può fare per sostenere e rafforzare le famiglie credenti, fedeli al vincolo?

La comunità cristiana dovrebbe essere caratterizzata da una rete fittissima di relazioni interpersonali di aiuto, di ascolto vicendevole, di solidarietà, di vicinanza soprattutto alle famiglie nelle situazioni estreme; se la Chiesa è luogo di comunione e di condivisione, anche la piccola comunità familiare si trova aiutata a condividere e, quando arriva il momento di una difficoltà particolare, sa dove chiedere aiuto perché si sente circondata da amici, anzi da fratelli e sorelle.

All’interno della Chiesa il gruppo-famiglie può essere un luogo di formazione e di "riconciliazione" delle famiglie in difficoltà. La relazione di particolare confidenza che si stabilisce tra le coppie di un gruppo consente, infatti, anche di condividere, oltre alle esperienze positive, anche le difficoltà che ogni famiglia attraversa nella sua storia; la condivisione e la riflessione, alla luce della Parola e dell'esperienza, può far crescere nelle famiglie una particolare sensibilità, capace di comprendere a fondo la complessità della vita familiare,le difficoltà e le fatiche che caratterizzano la vita o un particolare momento della vita di ogni famiglia.

Da un gruppo-famiglie perciò potrebbero essere formate alcune coppie o persone particolarmente adatte ad accompagnare nella comunità gli sposi in difficoltà o capaci di farsi presenti con discrezione là dove si manifestano dei segnali indicatori di una situazione di difficoltà relazionale e non. Per prevenire alcune situazioni estreme è importante preparare soprattutto le giovani coppie di sposi che le difficoltà devono necessariamente comparire, anche di grado serio, in ogni matrimonio, ed è proprio qui che l'amore, che significa donazione, è messo alla prova, così da uscirne maturato e/o fortificato;
preparare gli sposi ad affrontare le difficoltà significa insegnare loro a riporre la fiducia totalmente nella grazia sacramentale, nella preghiera e nel consiglio.

Per sostenere e rafforzare le famiglie credenti è importante evidenziare soprattutto i principali aspetti che rendono il matrimonio attraente e valido: specialmente la prole e l'indissolubilità.

La sfida per la pastorale (n. 11)

6. In quale proporzione, e attraverso quali mezzi, la pastorale familiare ordinaria è rivolta ai lontani? (cf. n. 11). Quali le linee operative predisposte per suscitare e valorizzare il “desiderio di famiglia” seminato dal Creatore nel cuore di ogni persona, e presente specialmente nei giovani, anche di chi è coinvolto in situazioni di famiglie non corrispondenti alla visione cristiana? Quale l’effettivo riscontro tra di essi della missione loro rivolta? Tra i non battezzati quanto è forte la presenza di matrimoni naturali, anche in relazione al desiderio di famiglia dei giovani?

Prima ancora di parlare ai “lontani” è necessario fare una breve riflessione su di noi per vedere se la nostra conoscenza è condizionata o addirittura viziata e deformata da pre-concetti e “vissuti" personali.

Per suscitare e valorizzare il desiderio di famiglia è importante proporre alle piccole comunità familiari un percorso formativo attraverso un «Laboratorio Nuziale della Parola», basato sull’ascolto, sull’annuncio e sulla rielaborazione dell’esperienza di fede. Modalità che potrebbe essere vissuta nelle case, dove tutti i soggetti sarebbero coinvolti nel ricercare, produrre e sperimentare, in modo da tenere viva la gioia di condividere il “dono” ricevuto nel giorno delle nozze. Se risultasse difficile attuare ciò, la parrocchia dovrebbe accogliere nei propri spazi le famiglie e questo risulterebbe ancora più proficuo al fine di avvicinare le famiglie alla Chiesa.

Bisogna educare i giovani che avvertono il desiderio di famiglia, soprattutto quelli coinvolti in situazioni di famiglie non corrispondenti alla visione cristiana, che la realizzazione personale non è possibile senza donare se stessi a una persona per cui valga la pena di donarsi e che bisogna mantenersi fedeli al dono per tutta la vita. Si deve costantemente ricordare, anche a quelle famiglie di non battezzati che avvertono forte il desiderio di matrimonio naturale, che una delle principali condizioni di successo nell'amore coniugale (cioè, in quell'amore capace di vincolare due persone con i loro difetti) consiste nell'imparare a perdonare e a chiedere perdono. Ogni volta che un coniuge riconosce i propri difetti al suo partner, diventa più umano e quindi più amabile. Lo sposo o la sposa che nega i propri difetti o cerca di giustificarli, diventa più orgoglioso, più isolato, meno capace di amare e meno degno di essere amato

Lo sguardo su Gesù e la pedagogia divina nella storia della salvezza (nn. 12-14 )

7. Lo sguardo rivolto a Cristo apre nuove possibilità. «Infatti, ogni volta che torniamo alla fonte dell’esperienza cristiana si aprono strade nuove e possibilità impensate» (n. 12). Come è utilizzato l’insegnamento della Sacra Scrittura nell’azione pastorale verso le famiglie? In quale misura tale sguardo alimenta una pastorale familiare coraggiosa e fedele?

L’insegnamento della Sacra Scrittura nell’azione pastorale verso le famiglie deve partire dalla testimonianza dei gruppi familiari della loro vocazione battesimale e della comunione sponsale. Ciò deve avere grande rilevanza nella preparazione dei fidanzati, nell'accompagnamento delle famiglie giovani, nel sostegno alle famiglie in difficoltà o irregolari, nella catechesi sacramentale e in tutte quelle forme di evangelizzazione e carità in cui si può esprimere al meglio la ricchezza della coppia nella famiglia. Questo protendersi verso il prossimo diventa, quindi, non solo un “dare”, ma determina un’attività di “rivitalizzazione e riqualificazione” della stessa azione pastorale della famiglia, rendendola coraggiosa e fedele quando batte territori difficili, dove la figura di Cristo è lacerata.

11. In che modo si potrebbe aiutare a capire che la relazione con Dio permette di vincere le fragilità che sono inscritte anche nelle relazioni coniugali? (cf. n. 14). Come testimoniare che la benedizione di Dio accompagna ogni vero matrimonio? Come manifestare che la grazia del sacramento sostiene gli sposi in tutto il cammino della loro vita?

Perché le coppie capiscano che la relazione con Dio permette di vincere le fragilità che sono inscritte nelle relazioni familiari è necessario che le stesse riscoprano la grazia del sacramento delle Nozze poichénell'attuale contesto culturale occorre innanzitutto approfondire e formare alla coscienza del dono ricevuto. È indispensabile liberare il fidanzamento e la vita di coppia dall'intimismo egoistico per educare gli sposi alla presenza permanente nella loro vita di Gesù in stato di donazione pasquale.Per aiutaregli sposia riscoprire la propria identità bisogna aiutare le coppie a scoprire ciò che sono diventati, ossia non unità distinte, ma elementi di un insieme unico, unite nella figura di Cristo che dona loro la Sua grazia e la Sua benedizione, che accompagna i coniugi per tutta la vita, nei momenti di gioia come nei momenti di difficoltà, perché possano diventare immagine viva, in mezzo agli uomini, del Suo amore. Ogni famiglia cristiana viene definita dal Concilio Vaticano II: “una piccola chiesa domestica”, una comunità, cioè, aperta all’ospitalità, all’accoglienza della vita, alla educazione cristiana dei figli, alla condivisione, che si trova unita nei momenti più importanti della giornata e nella preghiera. Tale missione accompagnerà gli sposi in tutto il cammino della loro vita.

La famiglia nel disegno salvifico di Dio (nn. 15-16)

12. Come si potrebbe far comprendere che il matrimonio cristiano corrisponde alla disposizione originaria di Dio e quindi è un'esperienza di pienezza, tutt’altro che di limite? (cf. n. 13)

Per fare comprendere agli sposi che il matrimonio corrisponde alla disposizione originaria di Dio, bisogna fare risaltare la Parola di Dio nella vita familiare di ogni giorno. All’iniziativa di Dio che viene incontro all’umanità per donarle il suo amore e la sua salvezza, gli sposi, “piccola chiesa domestica”, rispondono con una vita corrispondente al Vangelo e con la preghiera. La preghiera deve essere vissuta come fonte di ricchezza poiché essa scaturisce da un cuore innamorato che desidera corrispondere all’amore ricevuto.

Verità e bellezza della famiglia e misericordia verso le famiglie ferite e fragili (nn. 23-28)

21. Come possono i fedeli mostrare nei confronti delle persone non ancora giunte alla piena comprensione del dono di amore di Cristo, una attitudine di accoglienza e accompagnamento fiducioso, senza mai rinunciare all’annuncio delle esigenze del Vangelo? (cf. n. 24)

I fedeli attraverso opere e gesti devono entrare nella vita quotidiana degli altri, accorciare le distanze, superare le differenze poiché le differenze nell’assemblea liturgica vengono meno. Lì si è un solo corpo davanti al Signore, non ci sono più ricchi o poveri, giusti o peccatori, ma si è tutti nella stessa condizione di creature che desiderano accogliere la misericordia del Padre.

22. Che cosa è possibile fare perché nelle varie forme  di unione – in cui si possono riscontrare valori umani – l’uomo e la donna avvertano il rispetto, la fiducia e l’incoraggiamento a crescere nel bene da parte della Chiesa e siano aiutate a giungere alla pienezza del matrimonio cristiano? (cf. n. 25)

L’amore cristiano deve essere rivolto a tutti, ma non è possibile fare questo con le nostre forze: abbiamo bisogno della Grazia di Dio.

LaChiesa non deve essere un giudice che condanna, ma una comunità che si adopera a tracciare per tutti un cammino di salvezza. La Chiesa deve accogliere i suoi fedeli, invitarli a vivere nella comunità cristiana e fare con essa un cammino di salvezza. L’aiuto che la comunità cristiana deve prestare non si limita solo agli aspetti religiosi, ma deve estenderlo a ogni ambito di esperienza: familiare, professionale o lavorativa, del tempo libero, nell’impegno sociale e politico. In tali situazioni e ambienti occorre far risplendere l’accoglienza e la carità. Bisogna sollecitare la comunità a valorizzare le occasioni di incontro con coloro che rifuggono dal matrimonio cristiano, poiché è nei momenti preziosi di accoglienza e di ascolto che si possono creare le condizioni perché Dio faccia risuonare nel cuore di tanti fratelli l’annuncio del Vangelo.

Annunciare il Vangelo della famiglia oggi, nei vari contesti (nn. 29-38)

23. Nella formazione dei presbiteri e degli altri operatori pastorali come viene coltivata la dimensione familiare? vengono coinvolte le stesse famiglie?

La famiglia dei nostri giorni è cambiata molto rispetto al passato sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista culturale per cui c’è bisogno di una più “adeguata” ed “integrata” formazione dei presbiteri e degli operatori pastorali che si rapportano con questa nuova realtà.

Famiglia e sacerdozio trovano nell’amore di Cristo Gesù la loro medesima radice. Entrambi tali ministeri, sono radicati nel mistero divino e sono strettamente collegati tra loro. La loro missione e quella degli altri operatori pastorali è quella di trasmettere la fede alle generazioni future attraverso l’annuncio del Vangelo. Tuttavia, la missione di evangelizzazione e di conversione alla quale sono chiamati, non può limitarsi all’annuncio meramente teorico e dottrinale delle Sacre Scritture ma necessita di un approccio che tenga maggiormente conto delle storie personali degli individui bisognosi di aiuto ed assistenza e sia concretamente finalizzata a dare una soluzione ai problemi reali degli stessi. Ciò si impone in considerazione delle nuove prospettive culturali che caratterizzano la famiglia e, in generale, la società contemporanea quali la convivenza di fatto, la filiazione naturale, l’omosessualità, la contraccezione (con il dibattito sui metodi naturali), l’esasperato individualismo ed edonismo dei giovani di oggi e tutti i problemi che scaturiscono dalla incertezza e dalla precarietà conseguenti all’attuale crisi economica.

In tale contesto, anche le pastorali familiari, istituite nelle parrocchie, devono essere adeguatamente coinvolte nel rinnovamento della loro formazione ed acquisire quelle competenze al fine di costituire dei validi ed efficienti punti di ascolto per coloro che vogliono affrontare, sotto il profilo religioso, le proprie problematiche. Insomma la famiglia deve diventare la compagna di viaggio ideale che cammina insieme e si armonizza con la preparazione dei nuovi presbiteri e degli altri operatori impegnati nelle varie diocesi.

24. Si è consapevoli che il rapido evolversi della nostra società esige una costante attenzione al linguaggio nella comunicazione pastorale? Come testimoniare efficacemente la priorità della grazia, in maniera che la vita familiare venga progettata e vissuta quale accoglienza dello Spirito Santo?

25. Nell’annunciare il vangelo della famiglia come si possono creare le condizioni perché ogni famiglia sia come Dio la vuole e venga socialmente riconosciuta nella sua dignità e missione? Quale “conversione pastorale” e quali ulteriori approfondimenti vanno attuati in tale direzione?

26. La collaborazione al servizio della famiglia con le istituzioni sociali e politiche è vista in tutta la sua importanza? Come viene di fatto attuata? Quali i criteri a cui ispirarsi? Quale ruolo possono svolgere in tal senso le associazioni familiari? Come tale collaborazione può essere sostenuta anche dalla denunzia franca dei processi culturali, economici e politici che minano la realtà familiare?

La Chiesa è certamente consapevole della esigenza di rinnovare la comunicazione pastorale per adeguarla ai rapidi e profondi mutamenti culturali e sociali che scaturiscono dalla globalizzazione e dalla diffusione, delle nuove tecnologie comunicative.

La cultura e la comunicazione, attualmente, sono soprattutto cinema, televisione, social network, pubblicità, turismo. La sfida per la Chiesa, quindi, è quella di proporre una rinnovata comunicazione pastorale che tenga conto delle forme e degli strumenti comunicativi. Il punto cardine su cui deve ruotare la formazione e l’informazione della pastorale è la presa di coscienza e la consapevolezza che il matrimonio è una grazia, un dono del Signore, un sacramento indissolubile e che la famiglia è stata costituita come segno e luogo dell'alleanza d'amore tra Dio e gli uomini, tra Gesù Cristo e la sua Chiesa.

La nuova “Chiesa domestica”, che ha ricevuto la sua forte spiritualità da Gesù stesso, deve trasformarsi in “scuola di umanità” e “soggetto di evangelizzazione” direttamente ispirata all’immagine trinitaria di Dio: testimoniare il Vangelo con la propria condotta, educare alla fede i propri figli e contribuire quindi al progetto salvifico di Dio. In questa prospettiva la famiglia diventa il più stretto collaboratore di Dio e trova il suo campo d’impiego più immediato e naturale nella formazione e nell’ accompagnamento delle nuove coppie di sposi. La Sacra Famiglia di Nazareth deve diventare il modello mirabile, alla cui scuola bisogna rimanere per ravvivare continuamente la grazia di questo sacramento.

27. Come favorire una relazione fra famiglia - società e politica a vantaggio della famiglia? Come promuovere il sostegno della comunità internazionale e degli Stati alla famiglia?

La famiglia cristiana deve andare controcorrente all’idea di una società preoccupata soprattutto della logica di mercato e assillata dai più svariati interessi economici ma avere la fiducia e il coraggio di proporre nuovi valori quali la dignità, la semplicità, l’umiltà e il servizio verso gli altri. Contribuire e partecipare allo sviluppo di una rinnovata società è un obbligo morale della famiglia che deve promuovere incontri sempre più frequenti con le varie strutture sociali e politiche per scongiurare il rischio di far lievitare sentimenti come la discriminazione, l’emarginazione, la povertà, l’odio e la violenza.

28. Come i percorsi di preparazione al matrimonio vanno proposti in maniera da evidenziare la vocazione e missione della famiglia secondo la fede in Cristo? Sono attuati come offerta di un’autentica esperienza ecclesiale? Come rinnovarli e migliorarli?

29. Come la catechesi di iniziazione cristiana presenta l’apertura alla vocazione e missione della famiglia? Quali passi vengono visti come più urgenti? Come proporre il rapporto tra battesimo – eucaristia e matrimonio? In che modo evidenziare il carattere di catecumenato e di mistagogia che i percorsi di preparazione al matrimonio vengono spesso ad assumere? Come coinvolgere la comunità in questa preparazione?

La formazione di chi vuole accompagnare i giovani sposi è importante affinchè, l’atteggiamento sia propositivo di stili di vita ispirati al vangelo, testimone della presenza di Cristo nel matrimonio attraverso gesti concreti e veri.

Le coppie che hanno questo ruolo, inoltre, devono rappresentare nella comunità una presenza reale, non tanto per quello che fanno ma per quello che sono, accettando anche le loro imperfezioni.

Il rapporto con con i sacerdoti è fondamentale, perché imparare a vivere insieme tra coppie e sacerdoti nella Chiesa, significa renderla più familiare e più aperta alla realtà di vita quotidiana.

L’esperienza dei gruppi famiglia appare una preziosa risorsa perché aiuta le coppie a confrontarsi fra loro, con i sacerdoti e con la Parola di Dio. Di fatto dove sono presenti rispondono anche ad un bisogno di crescita delle coppie stesse. L’importante è che siano luoghi familiari, condotti con uno stile semplice, con ritmi adatti alla vita dei componenti che li aiutino a crescere nella responsabilità. Nei gruppi anche l’annuncio deve essere chiaro ed essenziale, ognuno deve trovarvi luogo in cui incontrare Cristo e condividere la propria fede.

Il tempo del fidanzamento ed una possibile formazione catechistica dei fidanzati è da considerare come un investimento a lungo termine che inizia con una preparazione adolescenziale dei fidanzati fino ad arrivare a quella del percorso prematrimoniale vissuta come un continum.

L’accompagnamento dei fidanzati/giovani sposi ha bisogno di accoglienza e preparazione, per un percorso vocazionale vissuto come un periodo di grazia, di gioia, di crescita e di responsabilità verso una possibile scelta matrimoniale.

Le pastorali familiari, istituite nelle parrocchie, devono essere adeguatamente coinvolte nel rinnovamento della formazione dei giovani fidanzati ed acquisire quelle competenze al fine di costituire dei validi ed efficienti punti di ascolto per coloro che vogliono affrontare, sotto il profilo religioso, le proprie problematiche.

La famiglia, intesa come nuova “Chiesa domestica”, che ha ricevuto la sua forte spiritualità da Gesù stesso con la Sua gloriosa manifestazione alle nozze di Cana, deve trasformarsi in “scuola di umanità”, “soggetto di evangelizzazione” e testimone del Vangelo direttamente ispirata all’immagine trinitaria di Dio. In questa prospettiva essa diventa il più stretto collaboratore di Dio e trova il suo campo d’impiego più immediato e naturale nella formazione e nell’ accompagnamento delle nuove coppie di sposi.

La pastorale, nella vita di due ragazzi che hanno deciso di celebrare il loro matrimonio, deve diventare una tappa fondamentale per la crescita della loro vita cristiana e sociale e avere come finalità della sua azione la crescita spirituale dei fidanzati che devono essere aiutati a vivere la loro specifica vocazione e missione. Nella loro formazione necessita un approccio che tenga maggiormente conto delle storie personali degli individui, bisognosi di aiuto ed assistenza e sia concretamente finalizzata a dare una soluzione ai problemi reali degli stessi. Affrontare le problematiche più attuali connesse alla dimensione sessuale della vita di coppia, alla conoscenza dei metodi naturali di regolazione della fertilità, a quelle riguardanti una paternità e una maternità responsabile, a quelle riguardanti i giusti metodi di educazione dei figli e a quelle concernenti una organizzata conduzione del nucleo familiare (con un lavoro stabile, sufficiente disponibilità finanziaria, saggia amministrazione).

Si tratta di favorire la maturazione umana e di fede di ogni coppia e di ogni futura famiglia, nella prospettiva di un loro maggiore inserimento nella vita ecclesiale e sociale. Sono necessari, perciò, coraggio e creatività perché la comunità cristiana sia sempre più in grado di “accogliere”, accompagnare e aiutare le giovani coppie, riconoscendole e valorizzandole come soggetti attivi della vita comunitaria.

Il tempo del fidanzamento non è soltanto un momento di passaggio e di preparazione a un futuro: è un tempo in se stesso importante di crescita, di responsabilità e di grazia nel quale si affina la conoscenza di sé, delle proprie doti e dei propri difetti e nell'arte difficile del volersi bene e del comprendersi.

E’ in questa visione che gli itinerari di fede devono essere il più possibile impostati come riflessione mistagogica, cioè come progetto in grado di aiutare i giovani sposi a “fare memoria” del dono ricevuto nel giorno del matrimonio, di farli aprire alla conoscenza dei misteri della vita cristiana. Far prendere coscienza che una relazione di coppia si forma e si fortifica solo crescendo e stando insieme; che matura solo condividendo le gioie e le fatiche di ogni giorno sapendo, insieme, gioire per le une e soffrire per le altre e che si consolida e si perfeziona solo promuovendo il dialogo e il confronto superando chiusure, passioni, egocentrismo e individualismi.

Accompagnare i primi anni della vita matrimoniale (n. 40)

30. Sia nella preparazione che nell’accompagnamento dei primi anni di vita matrimoniale viene adeguatamente valorizzato l’importante contributo di testimonianza e di sostegno che possono dare famiglie, associazioni e movimenti familiari? Quali esperienze positive possono essere riportate in questo campo?

La famiglia nasce da un libero incontro tra un uomo e una donna che, le­gati dall'affetto reciproco, si scelgono e decidono di avere un percorso di vita insieme. Quindi il matrimo­nio è la risposta, della coppia ad una chiamata di Dio ed in esso si e­sprime l'amore sponsale di Cristo per la Chiesa.

Oggi, promettere amore significa, quasi, limitare la propria e altrui libertà e che donarsi all’altro per sempre, sia un impegno improponibile.

L'amore come donazione totale all'altro, infatti, nella cultura attuale è visto solo come fatica e sacrificio, con tutta una serie di rinunce: hobby, carriera, tempo libero ecc.

Oggi occorre avere una motivazione profonda del signi­ficato e della forza della vita matrimoniale, per non essere investiti da tutte quelle notizie che minano il percorso della coppia: conflittualità, tradimenti, ipocrisie, abbandoni,convivenze, divisioni, sepa­razioni, divorzi ecc.

Vivere insieme, in modo autentico e profondo quindi, significa conoscersi. È utopistico, infatti, che ci si arrivi al matrimonio, pensando che ci si conosca l’un l’altro anche dopo un lungo periodo di fidanzamento. Questo perché la conoscenza reciproca passa attraverso canali come il dialogo e l’ascolto. Saper ascoltare è un'arte sempre più difficile.

La vita coniugale si presenta fin dall’inizio impegnativa e movimentata, con momenti di grande intesa e altri di grandi tensioni, di musi lunghi che durano a lungo. Le nostre incomprensioni sono piuttosto frequenti, causate sempre dalle stesse banali ragioni legate alla quotidianità, alla stanchezza, al fatto che tante sono le esperienze nuove che devo affrontare: il lavoro, la gestione delle faccende domestiche, i conti che non quadrano ecc.

Di fronte a queste difficoltà, che la vita di coppia ci prospetta, siamo proprio certi di saper comunicare, dialogare in modo giusto e cor­retto? Non basta parlare, dire la nostra, ma occorre soprattutto saper ascoltare, e ascoltare con la mente e con il cuore, cercare di capire le ragioni dell'altro entrando in un atteggiamento di disponibilità affettiva, di empatia. Tutto questo richiede una grande libertà interiore, senza rimanere legati al nostro punto di vista, alle nostre ragioni come fossero uniche ed assolute, in che modo:

Dare fiducia: lui/lei mi ama.

Non interrompersi a vicenda.

Avere un atteggiamento attivo.

Accogliere i sentimenti dell'altro.

Mettersi nei panni dell'altro.

Decifrare il linguaggio del corpo.

Ridire con parole nostre, quanto l'altro ci ha comunicato.

Cogliere l'implicito.

Altro problema evidenziato è la tendenza del nascondere agli altri la propria realtà di coppia e di famiglia, o comunque a non darle più di tanto, visibilità all'esterno.

La realtà giornaliera tende a privilegiate altre verità come il lavoro, l'organizzazione, l'efficienza, l'intraprendenza e­conomica, il successo, la posizione politica, gli impegni pubblici.
L'essere marito e moglie, l'essere padre e madre viene   relegato in secondo piano, come se questi valori fossero estranei a tutto quello che rappresenta la ve­ra vita, così da rafforzarsi l'idea che il matrimonio è veramente un affare a due.

La famiglia, invece, deve essere luogo di apertura agli altri, amici e comunità e viceversa, sia in momenti liturgici che di preghiera, ma anche in momenti di convivialità. Quindi non chiudersi ma dare alla nostra famiglia visibilità all’esterno. Se l’amore coniugale è segno dell’Amore di Dio nel mondo, non è giusto nasconderlo, ma è bene diffonderlo ed espanderlo in mezzo agli altri, ambiente di lavoro, comunità parrocchiale, tempo libero. Questa apertura con incontri e confronti, può solo arricchire di stimoli la famiglia e/o il percorso di coppia; bisogna ricordarsi che il tempo dato ad altri non è rubato alla coppia o alla famiglia, ma è ossigeno per la vita coniugale presente e futura. La fede si rafforza donandola.

In modo pratico cosa fare: invitare e far sentire accolti i neo sposi nella nostra comunità; farli sentire partecipi in modo attivo alla vita parrocchiale.

Nelle giovani coppie va tenuta presente la loro esperienza di fede: se, cioè, questi sposi hanno già un cammino di ricerca personale alle spalle, oppure no.

Far emergere i veri bisogni, trattando i giovani sposi da uomini e donne mature, non come adolescenti, ponendosi come compagni di viaggio, non come maestri.

Le coppie si devono sentire a casa, addirittura sarebbe auspicabile svolgere degli incontri nelle case, come da esperienza vissuta, per facilitare la condivisione in un ambiente familiare.

La consapevolezza della bellezza del matrimonio passa attraverso il racconto delle esperienze di vita; le coppie si sentono protagoniste della crescita propria e di quella degli altri, perché si scambiano idee ed esperienze.

La fiducia all’interno del gruppo è un altro fattore importante, la discrezione della coppia che accompagna diventa discrezione di tutti.

Le coppie che seguono i giovani sposi devono rispettare la realtà sacramentale accompagnandole come persone che vivono lo stesso sacramento, su un piano di parità, con un ruolo di testimoni più che di insegnanti.

La sfida dell'educazione e il ruolo della famiglia nell’evangelizzazione (nn. 60-61)

46. Come promuovere nei genitori e nella famiglia cristiana la coscienza del dovere della trasmissione della fede quale dimensione intrinseca alla stessa identità cristiana.

La chiesa deve accompagnare i genitori, la famiglia cristiana verso la condivisione come “apertura” agli altri, comunicare “l’essere famiglia” attraverso l’evangelizzazione, secondo il Vangelo di Cristo, momento più importante e responsabile di tutto il popolo di Dio; i genitori devono essere gli educatori nella fede dei loro figli all’interno della comunità, che si alimenta con la Parola di Dio ed i sacramenti, insegnando loro la carità verso il prossimo come missione verso il mondo. Rilevante è la testimonianza, dei genitori e delle famiglie, della verità di Dio che si incontra con la libertà dell’uomo nel vivere quotidiano, soprattutto verso le famiglie fragili attraverso il dialogo, promuovendo un cambiamento dei linguaggi e delle relazioni; ascoltare e dialogare con coloro che, sono spesso ai margini socialmente e spiritualmente, è obiettivo primario della Chiesa cristiana.

Perché i genitori maturino una piena coscienza del dovere della trasmissione della fede è importante che all’interno della parrocchia le coppie componenti il gruppo famiglia, ciascuna con la propria esperienza, insegnino uno stile di vita che metta al centro la persona e non le cose, promuovano nelle altre famiglie relazioni interpersonali fondati sul rispetto dell’altro, sia esso familiare e non, alimentino la conversazione con i figli, per aiutarli a scoprire la vita del mondo e relazionarla alla fede. E' in seno allo stesso focolare domestico che le famiglie devono sviluppare la propria personalità e la propria forza di coesione. La vita di famiglia di ogni focolare cristiano deve assumere una connotazione vigorosa, espressa in conversazioni, piani e iniziative familiari, che siano umanamente attraenti. Il compito non sembra facile, data l'attrazione esercitata da altre forze. Ma è qui che i genitori affrontano la sfida di essere creatori di qualcosa di unico. In questo essi hanno bisogno di trovare appoggio da parte dei loro pastori, così come certamente lo trovano nella grazia di Dio. I genitori diventano per i figli e per gli altri, veri e credibili testimoni in quanto saranno bravi cittadini ma soprattutto bravi cristiani.

IMG 3992IMG 3995  

 

 

 

 

 

 

Condividi

Contatti


contatti 

Il Santo Rosario

gaudiosi dolorosi gloriosi luminosi

clicca sul riquadro per ascoltare i misteri corrispondenti

Video della Settimana

Calendario

Ultimo mese Aprile 2024 Prossimo mese
L M M G V S D
week 14 1 2 3 4 5 6 7
week 15 8 9 10 11 12 13 14
week 16 15 16 17 18 19 20 21
week 17 22 23 24 25 26 27 28
week 18 29 30

Prossimi Eventi

Siti Vita Diocesana

but diocesi0

but acdiocesi0

but pulsano0

buteremi 0

butsanmichele 0

buttelepp 0

but sangiuseppe0

 

Siti Chiesa Cattolica

but santasede0

but osservatore0

but avvenire0

buttv2000 0

but inblu0

 



Login

Visite

7244533
Oggi
Ieri
Questa Settimana
Scorsa Settimana
Questo Mese
Scorso Mese
Totale
234
583
817
6811
15143
7210702
7244533

23-04-2024 08:03:04
Google+